Dopo Bruce Springsteen e Bob Dylan anche Justin Bieber ha venduto i diritti musicali sul suo catalogo di canzoni.
Lo ha fatto per 200 milioni di dollari.
Li ha venduti a Hipgnosis Songs Capital una società da 1 miliardo di dollari specializzata in investimenti in diritti musicali.
Hipgnosis Songs Fund è un fondo di investimento britannico che opera in ambito musicale. È stato fondato nel 2018 dall’imprenditore Merck Mercuriadis (ex manager di grandi star come Beyoncé, Guns N’Roses ed Elton John) insieme al musicista Nile Rodgers.
Cosa comporta questa vendita?
Significa che tutti i diritti musicali economici dei brani fino al 31 dicembre 2021 (290 brani) da ora in avanti verranno incassati dalla società e non più da Justin Bieber.
Ricordiamo che è possibile fare questa cessione. Precisamente un autore non può dire che non è più l’autore (perché continuerà ad esserlo) ma può rinunciare ai proventi economici generati, ovviamente in cambio di denaro.
Anche Shakira, Imagine Dragons, Neil Young, Stevie Nicks, Justin Timberlake, Sting e molti altri hanno recentemente ceduto i loro diritti d’autore.
Justin Bieber dovrà ora produrre molta musica nuova per continuare a rimanere sulla cresta dell’onda, generare nuovi diritti musicali, ed evitare di bruciare il suo patrimonio. I diritti d’autore sono infatti una rendita per gli artisti.
Ma cos’è questa moda? Perché fare una cosa del genere?
Alcuni ritengono che il trend sia causato dal periodo di crisi vissuto da cantanti e musicisti durante la pandemia, durante la quale non hanno potuto esibirsi in concerti e live, che spesso costituiscono per loro un’entrata importante.
Ciò servirebbe a sostenere il loro stile di vita costoso, ma apparentemente non è così…
Secondo Billboard infatti, la verità sembra essere un’altra: il tentativo di pagare meno tasse.
Secondo quanto dichiarato dalla direttrice editoriale di Billboard, Hannah Karp, molti artisti si sono affrettati a vendere i loro diritti prima che l’amministrazione Biden aumentasse le tasse sulle plusvalenze.
Tra gli artisti al tramonto della loro carriera ci sarebbe anche lo scopo di pianificare meglio la successione ed evitare che la loro eredità finisca in tribunale (com’è già successo per molti artisti).