Ho parlato più volte di questo argomento, ma voglio ribadire questo concetto perché è molto importante:
“Gli stream devono essere reali, organici, non comprati”
Questo vale per tutte le piattaforme, Spotify, Youtube, ecc.
Non cadete nel tranello del voler far credere che avete molti ascolti, per diversi motivi:
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Le piattaforme possono bloccarvi o chiudervi l’account
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Le piattaforme possono annullare gli streams fatti
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Le piattaforme possono decidere di non pagarvi
Non è quindi la strada corretta da seguire, anche perché sareste comunque in perdita.
Facciamo un rapido calcolo.
Quella che vedete in foto, è una pubblicità che mi è apparsa:
Stimiamo che Spotify paghi circa 0,004€ a stream, per arrotondare.
1.000 x 0,004 = 4€ (servizio da 29,99€)
oppure
30.000 x 0,004 = 120€ (servizio da 399,99€)
Significa che con il primo pacchetto dovrei pagare 29€ per guadagnarne 4€, oppure, con l’ultimo pacchetto, di pagare 399€ con un ritorno di 120€.
Con il primo pacchetto ci rimetto 25€, con l’altro 279€.
Quindi, secondo questa pubblicità, una persona dovrebbe pagare per aumentare gli stream, ma il ritorno sarebbe comunque in perdita.
L’unica logica dietro a questo, è il fatto di cercare altri metodi di guadagno, mostrando i dati dei propri stream, ma ingannando così gli altri con dati falsi.
Non comprate gli stream, credetemi, non ne vale la pena.
Bisogna guardare a lungo termine, produrre musica di qualità, fare lanci continui, promuoversi, interagire con i fan, e costruire un audience solida.
Anche se ci vorrà più tempo, i risultati saranno molto più grandi!