Cosa sta succedendo in Spotify?

Cosa sta succedendo in Spotify?

Da un po’ di giorni si sta parlando di alcuni cambiamenti avvenuti sia per il pagamento delle royalties sia per alcune variazioni aziendali in atto.

Vorrei fare un po’ di chiarezza su questo argomento.

1. L’annuncio di qualche giorno fa ha confermato che le royalties non verranno più pagate per i brani che non raggiungono almeno i 1.000 plays.

Questo farà risparmiare a Spotify dai 40 ai 60 milioni di dollari l’anno.

E, se qualcuno se lo stesse chiedendo, questi soldi non andranno ad altri artisti più affermati, ma verranno trattenuti dall’azienda e (mi auguro) reinvestiti.

Secondo Spotify questo dovrebbe ridurre i “fake plays” favorendo gli artisti emergenti.

1.000 plays generano pochi euro, ma per un’artista emergente è comunque un traguardo, perciò anche se non condivido questa operazione, dobbiamo accettarla.

2. Spotify ha annunciato il licenziamento di circa 1.600 persone entro il 2023.

È il terzo taglio di personale dell’anno, dopo aver licenziato 600 persone a gennaio e altre 200 a giugno.

L’amministratore delegato e cofondatore della società, Daniel Ek, ha spiegato che l’azienda sta spendendo troppo rispetto ai suoi introiti, nonostante i successi finanziari dell’ultimo anno.

3. Infine, secondo un articolo di Forbes, Daniel Ek avrebbe venduto le sue azioni per diversi milioni di dollari e starebbe cercando un nuovo amministratore delegato.

Anche se questa notizia non pare ancora confermata…

Ma cosa succederà agli artisti che usano Spotify?

È ancora presto per dirlo e sarà necessario attendere gli sviluppi dei prossimi giorni…

Ma di sicuro vale la pena continuare ad utilizzare Spotify per promuovere la propria musica, perché ad oggi rimane una delle piattaforme più utilizzate.

Perciò non fatevi influenzare da quello che leggete in giro, e pensate a fare buona musica, questa si che vi porterà lontano!

Vi tengo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.

A presto e buona musica!

Nicola

 

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